L’incontro con Draghi in visita al carcere di Santa Maria Capua Vetere
A Napoli si riaccende le vicende di Whirlpool ed di Embraco. Dalla multinazionale statunitense, questa mattina, è arrivato l’annuncio dell’avvio della procedura di licenziamento collettivo per i 340 operai della stabilimento Whirlpool di via Argine a Napoli mentre si registra un nulla di fatto al ministero del lavoro per la proroga della cassa integrazione per i 400 lavoratori dell’ex Embraco, per i quali il 22 luglio scatteranno i licenziamenti.
I vertici Whirlpool ad un incontro telematico con il Mise hanno riconfermato che “lo stabilimento è diventato insostenibile”.
Per questo motivo gli operai dell’azienda, dopo una breve assemblea in fabbrica, hanno deciso di raggiungere il carcere di Santa Maria Capua Vetere, dove il premier Mario Draghi era in visita.
Per questo motivo hanno anche bloccato la via Appia coinvolgendo Draghi affinché riprendi i contatti con i vertici aziendali e il ministro Giorgetti.
Dal canto suo il premier ha comunicato ai rappresentanti sindacali dell’azienda Uilm, Fim-Cisl e Fiom-Cgil che cercherà di fare il possibile e si impegnerà personalmente e che “la decisione della Whirlpool di avviare la procedura di licenziamento per i dipendenti dello stabilimento di Napoli rappresenta un ‘grave e inaccettabile sgarbo istituzionale”.
Dal canto suo l’azienda spiega come in Italia abbia “investito più di 280 milioni di euro dal 2018 ad oggi e impiega più di 5600 persone, rispettivamente il 12% e oltre 1600 in più di quanto previsto dal Piano Industriale 2018-2021”.