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Green pass | Pericoli di cyber security e certificati falsi

Green pass | Pericoli di cyber security e certificati falsi
Green pass | Pericoli di cyber security e certificati falsi

Prestare attenzione. L’operazione della Polizia Postale “Fake Pass”

I cyber criminali stanno approfittando dell’opportunità green pass e sfruttano i suoi ritardi per ingannare gli utenti.

Le minacce al momento sembrano essere due. Alcuni pericoli sono già attivi, altri rischi sono solo teorici ma non meno importanti.

La prima è una truffa che corre su Whatsapp, segnalata dalla Polizia di Stato. Chiede di andare su una pagina e inserire i propri dati bancari per avere il green pass.

In questo modo i criminali sfruttano il fatto che molti lo attendono, alla luce degli intoppi relativi soprattutto a certificati di guarigione e tamponi.

L’altra minaccia è più teorica ma comunque importante da evidenziare.

La società di sicurezza Innovery ha lanciato l’allarme sui QR code dei green pass: i criminali possono sfruttare i dati leggibili in questo QR-code per fare truffe, phishing, mirate.

Infine è attivo un servizio di compravendita di green pass falsi. Per questo gli investigatori della Polposta di Roma, Milano e Bari, con il coordinamento delle Procure locali, hanno eseguito nei giorni scorsi perquisizioni e sequestri nei confronti degli amministratori di 32 canali Telegram responsabili della vendita di Green pass falsi.

Si tratta dell’operazione “Fake Pass” che è in corso ad opera della Polizia di Stato contro il commercio online dei passaporti sanitari falsi.