La Campania è seconda con 19 bandiere. Le altre regioni
Le località delle riviere italiane che potranno fregiarsi della Bandiera Blu 2021, il riconoscimento della Fee, Foundation for Environmental Education, saranno 201.
Nella 35 esima edizione, ci sono 6 Comuni in più e sul totale i nuovi ingressi sono 15, mentre, 9 Comuni non sono stati confermati.
Sul podio è stata confermata la Liguria con 32 località, mentre in seconda posizione arriva la Campania con 19 Bandiere, con un nuovo ingresso ma anche un’uscita, che sorpassa e fa slittare al terzo posto la Toscana che ottiene 17 vessilli blu (con tre uscite) insieme alla Puglia che guadagna due bandiere (tre nuovi ingressi e un’uscita).
In tutto sono 416 in totale quest’anno le spiagge con mare cristallino, che corrispondono a circa al 10% dei lidi premiati a livello mondiale, mentre le Bandiere sui laghi scendono a 16, con due uscite.
La posizione delle altre regioni
Le Marche, salgono a 16 bandiere blu, la Calabria va a quota 15, mentre la Sardegna riconferma 14 località. L’Abruzzo sale a 13, al Lazio arrivano 11 bandiere. Dieci bandiere per il Trentino Alto Adige, 10 per la Sicilia con due new entry.
Confermate le 9 Bandiere del Veneto, così come le 7 località dell’Emilia Romagna. La Basilicata conferma le sue 5 località; mentre si registrano due uscite in Piemonte che ottiene 2 Bandiere; il Friuli Venezia Giulia conferma le 2 dell’anno precedente. Il Molise rimane con 1 Bandiera. Infine anche la Lombardia conferma 1 Bandiera blu.
I criteri per il riconoscimento
Il riconoscimento della Bandiera Blu viene assegnato sulla base di criteri “imperativi e guida” fra cui oltre al mare risultato “eccellente” negli ultimi quattro anni, compare anche l’efficienza della depurazione delle acque reflue e della rete fognaria, la raccolta differenziata, le vaste aree pedonali, piste ciclabili, l’arredo urbano e le aree verdi.
La giuria
La Giuria italiana della Fee è composta anche dai ministeri della Transizione ecologica, delle Politiche agricole e del Turismo, ma anche da strutture alberghiere, servizi d’utilità pubblica sanitaria, informazioni turistiche, segnaletica aggiornata, educazione ambientale ed utilizza 32 criteri di valutazione.